Andrea Forgione interviene sulla vicenda acqua: "Molti sono i predatori di risorse naturali che vorrebbero usare l'Irpinia e le sue risorse naturali. E fra questi alcuni sono infiltrati nel Partito Democratico. Ci provano da molto tempo a depredarci; prima il vento, poi il petrolio, ma su tutti l'acqua, la più grande ricchezza dell'Irpinia. Ma su questo argomento si è pronunciato il popolo italiano con un referendum che ha visto 26 milioni di cittadini dire no alla privatizzazione del ciclo del'acqua. Sbaglia dunque il sottosegretario alle infrastrutture, onorevole Del Basso de Caro, ed il suo riferimento in Irpinia Onorevole Rosetta D'Amelio, a voler consegnare il ciclo dell'acqua irpina alla società GE.SE SA, che certo è riconducibile alla ACEA romana ma è composta da imprenditori privati, che controllano un cospicuo pacchetto azionario della società. Le parole di Del Basso de Caro rendono chiaro a tutti le sue intenzioni. Noi, i democratici della media valle del Calore, fondatori in Irpinia del comitato referendario dell'acqua bene comune, siamo ancora convinti della bontà delle nostre posizioni e combatteremo anche contro De Caro, D'Amelio e chiunque voglia la privatizzazione dell'acqua. Già da oggi abbiamo allertato i compagni e gli amici che ci affiancarono durante il referendum e da subito prendiamo le distanze da chi ha la volontà di consegnare una risorsa come l'acqua, sorgente di vita, ai privati, che di certo la trasformerebbero in uno strumento per fare soldi, a danno delle fasce più deboli della collettività. In conclusione l'onorevole Del Basso de Caro, l'onorevole Rosetta D'Amelio ed altri non rappresentano i veri democratici ed il vero Partito Democratico sulla questione dell'acqua bene comune, ed alle prossime elezioni i cittadini si ricorderanno di queste posizioni".
Redazione