Aversa

Dal dolore di una famiglia rinasce la vita e la speranza risorge per chi soffre. Ieri mattina presso la Rianimazione dell’Ospedale “Moscati” di Aversa, diretta dal dott. Francesco Diurno, un prelievo di organi a scopo di trapianto riaccende la speranza di vita per dei malati che lottano. L’intervento è stato eseguito, dopo l’accertamento della morte cerebrale prevista dalla legge, su una donna di 27 anni, deceduta per grave ictus ischemico cerebrale, che non le ha lasciato scampo. La commissione, per il relativo accertamento della morte cerebrale, è stata convocata, come per legge, dal Direttore Sanitario dott. Mario Borrelli e dal dott. Giovanni Monteaperto.

Il fegato, è stato prelevato dall’équipe del Centro Trapianti Ismet di Palermo; i reni sono stati prelevati dall’èquipe della Federico II di Napoli; le cornee sono state prelevate dai medici della Divisione di Oculistica dell’Ospedale “Pellegrini” di Napoli; il cuore prelevato dalla équipe del Policlinico “S. Matteo” di Pavia; i polmoni dalla équipe del Policlinico “Umberto I” di Roma e verranno impiantati a paziente affetto da Fibrosi Cistica.

«Questo intervento - sottolineano dall'Asl di Caserta - in linea con quanto già fatto dell’équipe del Centro di Rianimazione, conferma l’alto livello di prestazioni offerte dal gruppo di medici ed infermieri che operano nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Moscati di Aversa».

Tenendo soprattutto conto delle attuali difficoltà in cui versa tutta la sanità campana, il Primario della Rianimazione, Diurno, dichiara: «E' inoltre estremamente importante sottolineare la grande sensibilità della famiglia della donatrice che ha acconsentito al prelievo degli organi, malgrado il grande dolore, rispettando le volontà espresse in vita dalla paziente.
Tale comportamento, di grande solidarietà umana, va sempre sottolineato».

Redazione