Calitri

La riforma degli enti montani annunciata dall’assessore regionale Daniela Nugnes apre di fatto un serrato braccio di ferro con il Partito Democratico, che sceglie di fare del tema un cavallo di battaglia per le prossime elezioni regionali. Soprattutto se uno degli esponenti del diretivo regionale del partito è il presidente della Comunità Montana “Alta Irpinia”. Determinato a isolare la possibilità di smantellare le strutture montane, Mario Rizzi annuncia battaglia, e rilancia una proposta programmatica articolata sulla riforma degli enti, con nuove funzioni e nuove prerogative. Non solo. La questio sarà affrontata anche al tavolo del Progetto Pilota, che ad oggi si avvale della sede legale proprio presso lo stabile della montana di Calitri. “A Taurasi entro la fine di marzo ci sarà una prima convention del Pd sul tema e avremo l’onore di ospitare il Ministro Martina” argomenta Rizzi. “In un secondo momento, invece, ci sarà la convention regionale a Caserta. La proposta della Nugnes è quella di debellare le comunità montane, mentre noi ci stiamo battendo per mantenere funzioni e ruoli. Proprio per questo motivo, il Partito Democratico intende affrontare questo tema e stabilire nuovi obiettivi da raggiungere attraverso una proposta articolata”. La campagna elettorale entra dunque nel vivo, e i democratici danno fuoco alle polveri per smantellare l’attività di governo tracciata dall’esecutivo Caldoro. “Dopo cinue anni di governo in Regione si parla solo adesso di riforma: sono anni invece che diciamo che il sistema va riformato”. Sul tavolo del consiglio regionale intanto, resta in piedi la proposta presentata da Sica e D’Amelio; una proposta costantemente rinviata e che attende puntuale discussione. Nel disegno dei democratici, intanto, agli enti sarebbero affidate molte più mansioni e prerogative, che superano di fatto il settore della forestazione. Fra le tante, la proposta di istituire presso la montana, la centrale unica di committenza per le opere pubbliche, una proposta già avviata anche al tavolo del progetto pilota, che attende però magiore chiarezza dalla Regione. “I Comuni di Lacedonia, Aquilonia e MOnteverde stanno lavorando anche al contratto di lago per Monticchio, e dopo una prima riunione anche con l’autorità di bacino, si è parlato anche dell’ipotesi di coinvolgere la Comunità Montana Alta Irpinia” conclude.