Lioni

Terminata la prima fase di brainstorming avviata dalla Regione Campania per la pianificazione della costruenda Città dell’Alta Irpinia, i sindaci pionieri della progettazione si avviano a tracciare idee e prospettive future. Vista da Lioni, la nuova cittadina dovrà essere ri-disegnata sulla base dei presidi scolastici, indicati dal sindaco Rodolfo Salzarulo come il nodo nevralgico della riqualificazione dei servizi al cittadino, in grado di coinvolgere e trascinare la mobilità e il comparto sanitario. Il minimo comune denominatore tracciato da Lioni, è rappresentato dalla logistica e l’infrastrutturazione, imprenditoria e quindi industria, e infine, dall’agricoltura. I tecnici nominati dal Comune infatti, sono l’architetto Pisapia, operatore della logistica con particolare riferimento all’area industriale, l’avvocato Raffaele Capasso, imprenditore e presidente dell’associazione di curatela fallimentare; e il presidente del Consorzio Fai (Formicoso Alta Irpinia) per l’agricoltura sostenibile. “Sono state nominate tre persone che possono raccontare tre punti di vista” puntualizza il sindaco. “Il primo riguarda la mobilità, con punti di forza e di debolezza, e le reti di connessione del territorio; il secondo potrà esprimere valutazioni sia dal punto di vista del privato imprenditore e sia in qualità di legale esperto di procedure fallimentari a cui sono soggette molte industrie del comprensorio, con tutti i virus che si annidano e i modi per trovare risposte. Nessuna nomina di carattere politico dunque”. Prima di fornire i nomi alla struttura regionale guidata da Domenico Liotto, i sindaci hanno avviato una consultazione preliminare sulle nomine, per evitare doppioni, e consentire una rappresentanza ampia del territorio. L’idea forza presentata da Salzarulo intanto, indicato fra gli ideatori di una pianificazione urbanistica di tipo comprensoriale, trova la sua start up nella riqualificazione degli istituti scolastici. “Io partirei dalle scuole, che sono il nodo nevralgico per l’organizzazione di un servizio fondamentale e che trascina con sè la rete della mobilità. Non credo che sia la sanità perchè si parla ancora di razionalizzazione della spesa”. L’area pilota rappresenta un terzo del territorio provinciale, dove insistono quattro poli scolastici: Sant’Angelo, Calitri, Montella e Lioni. “In qualche punto gli istituti si sovrappongono e la ratio deve essere quella di garantire una pari offerta su tutta l’estensione territoriale. Per intenderci: l’istruzione deve essere adeguata e conforme agli standard”. Montella e Calitri rappresentano i centri antipodi, con Lioni e Sant’Angelo baricentrici e contigui. “Bisogna avviare un ragionamento di integrazione con mezzi di trasporti efficienti”. Poi c’è il problema delle pluriclassi. “Il ridisegno può anche prevedere che tre piccoli centri possano unirsi e stabilire la presenza delle prima classi elementari in un comune, altre due in un altro e così via, per garantire strutture, eliminare pluriclassi, e favorire la circolazione di persone. Questo non indica un disegno enorme, ma applicabile se ci fossero mezzi di trasporto adeguati. La scolarità deve essere integrata secondo la geografia del territorio, non le residenze dei comuni, per aprirci ad una funzionalità dell’offerta formativa”. Centrali saranno dunque le infrastrutture.