Puntare il dito nei cronfronti degli arbitri è sempre sgradito, si tratta di ragazzi che devono crescere e poter anche sbagliare. Ma quando si ha a che fare con l'arroganza, allora si supera quello che è il concetto di arbitro ma la questione diventa umana. Ha dell'incredibile quanto racconta il direttore Catena. “Ho assistito a una scena sconcertante prima della sfida tra Sanframondi e Castelcampagnano. L'arbitro ha negato, con toni anche duri, a un dirigente ultrasettantenne, una persona eccezionale, di poter usufruire del bagno, cacciandolo in malo modo. Lui come il resto delle persone presenti nello spazio antistante la struttura. Non entro nel merito della sfida, si può sbagliare una decisione, ma francamente questi sono comportamenti inaccettabili e per questo motivo percorrerò tutte le strade per per fare in modo che cose del genere non accadano più. Un conto è dirigere una sfida, un altro è avere modi come questi”.
Redazione