Sant'Agata de Goti

Evangelista Campagnuolo, esponente cittadino di Forza Italia e coordinatore provinciale dei giovani berlusconiani, interviene sul tema dell’Imu per i terreni agricoli.

Una tassa che il giovane politico santagatese definisce “iniqua e dannosa” e capace di mettere in ginocchio l’intero settore agricolo.

“In questi giorni – spiega Campagnuolo - si è molto discusso di un grande problema, che ha visto coinvolte imprese agricole, cittadini ed istituzioni, riguardo ad una tassa, ovvero l’Imu sui terreni agricoli, da tutti ritenuta iniqua e dannosa. Essa rappresenta un peso insostenibile per l’agricoltura e metterà definitivamente in ginocchio il comparto costringendo alla chiusura le poche aziende agricole ancora in vita”.

“Giustamente – continua Campagnuolo - si è detto di tutto contro questo ulteriore balzello, dovuto solo alla smisurata e spasmodica necessità del governo centrale di reperire risorse per mantenere una ingiustificata spesa pubblica, magari per mantenere carrozzoni inutili politicizzati”.

La tassa infatti, secondo Campagnuolo, “va contro gli interessi delle aziende agricole e degli agricoltori, già in precarie condizioni economiche da tempo, che così vengono ancor più colpite”.

Per il giovane politico caudino però la colpa va ricercata anche tra gli amministratori locali che sostenendo il governo Renzi, indirettamente appoggiano l’Imu sui terreni agricoli.

“Balza subito agli occhi – sostiene Campagnuolo – il fatto che molti sindaci che sono contrari a questa iniziativa del governo sono proprio quelli che politicamente e tramite il partito lo sostengono. Quindi, se da una parte vi è il loro pur lecito dissenso anche contro i propri rappresentanti politico-governativi, dall’altra sarebbe pur opportuno che chiarissero meglio la loro posizione”.

“L’Imu agricola – conclude Campagnuolo - deve essere necessariamente cancellata, non è tassando i terreni agricoli che si può risollevare il settore dalla forte crisi degli ultimi anni, ma anzi lo si spinge verso il definitivo tracollo”.

 

di Vincenzo De Rosa