Per non farsi trovare impreparata all'appuntamento con l'Unione dei Comuni, la Comunità Montana del Taburno ha sottoscritto un accordo quadro con l'Università di Benevento. Presso la sede del rettorato in Piazza Guerrazzi si sono dati appuntamento il rettore Filippo de Rossi e il presidente Carmine Montella. L’accordo prevede l’impegno da parte dell’Ateneo a compiere studi idonei ad accompagnare la transizione della Comunità Montana nella nuova forma istituzionale di Unione di comuni prevista dalla riforma del Titolo V della Costituzione che attribuisce alle regioni la potestà legislativa in materia di enti locali associativi. Le Unioni dei comuni (più grandi e meno numerose) hanno ereditato dalle Comunità montane tutte le funzioni svolte per lo sviluppo socio economico del territorio in tema di bonifica e tutela del territorio, politiche forestali e infrastrutture a servizio dell’economia. Si tratta di una vera e propria accelerazione nella gestione, ottimizzata e in forma associata, delle funzioni comunali che, in attesa che la Regione Campania le trasformi in legge, necessita urgentemente di una vera e propria ingegnerizzazione delle modalità operative in materia di coordinamento, cooperazione e strategia.
“La nostra Regione è costituita per tre quarti da zone montane molto fragili che presentano varie criticità come la tutela e la bonifica della montagna, la lotta agli incendi e al dissesto idrogeologico, il sostegno alle attività produttive e i problemi di spopolamento – ha dichiarato il Rettore de Rossi - . Rendere gli enti locali protagonisti dello sviluppo del proprio territorio significa cercare di mettere a punto un sistema che li doti di strumenti e modalità operative come la messa in rete dei servizi, il potenziamento delle infrastrutture informatiche, la scelta di strategie di sviluppo ecc. L’Università degli Studi del Sannio ha queste competenze e l’accordo quadro sottoscritto con la Comunità Montana del Taburno, che prevede il coinvolgimento diretto dei nostri Dipartimenti in base alle loro specificità scientifiche, prosegue e rafforza la nostra politica di terza missione sul territorio".