Lauro

Imu agricola, anche nel Vallo di Lauro si leva la protesta di agricoltori ed amministrazioni locali. Il primo a lanciare un appello ai parlamentari impegnati per la definizione delle norme in merito all'Imu agricola in Commissione Finanze a Palazzo Madama, relativamente al decreto legge 24 gennaio 2015 n.4, è stato il sindaco di Lauro, Antonio Bossone, nella sua veste di coordinatore regionale Anpci Campania. «Escludere dal pagamento dell'Imu agricola i comuni ad alto rischio idrogeologico e quelli che hanno subito danni al raccolto determinati dalle emergenze o da infezioni come il cinipide della castagna», è questo il sollecito di Bossone alla delegazione parlamentare campania. Per il sindaco di Lauro «il vero rischio è la desertificazione di intere aree montane, già soggette a grave rischio idrogeologico». Ecco perché si chiede di modificare la norma tenendo conto di un indicatore diverso da quello che il Governo ed il Mef hanno preso in considerazione. Non quello del livello del mare del comune di riferimento, ma quello delle particelle dei terreni di riferimento.

Sulla stessa falsariga si pone il vice sindaco di Lauro, Rossano Boglione, che detiene proprio la delega all’agricoltura. «L'Imu agricola è una piaga che penalizza centinaia e centinaia di aziende agricole e cittadini. Il governo Renzi - prosegue il vice sindaco di Lauro - senza nemmeno pensarci su due volte, ha ritenuto di applicare dei parametri assurdi, come quello dell'altezza sul livello del mare della "sede comunale". Trascurando completamente la possibilità che invece i terreni effettivamente fossero, come nel caso dei Comuni del Vallo di Lauro, ad oltre 700-800 metri sul livello del mare! Auspico - conclude Boglione - un intervento deciso degli addetti ai lavori per la salvaguardia dei nostri terreni montani, già penalizzati da un punto di vista idrogeologico e di raccolto».

Rocco Fatibene