Benevento

La minaccia del blocco dei servizi, la richiesta di contenere assunzioni a tempo determinato e consulenze e tanta, tanta rabbia. E’ lo stato d’animo dei dipendenti della provincia di Benevento, di fronte alla possibilità di esuberi che coinvolgano il cinquanta per cento di loro, come prevede il disegno del Governo. Come approfondito nei giorni scorsi da Ottopagine, infatti, la provincia ha quasi 250 dipendenti, e gli esuberi, secondo i dati de “Il Sole 24 Ore”, avrebbero dovuto essere 21. Dopo l’ultima assemblea è arrivata una nota dai contenuti forti dei lavoratori della Rocca: non sono valse a nulla, secondo i dipendenti della Rocca, le rassicurazioni del ministro Madia e del sottosegretario Del Rio, riguardo la possibilità che tutti i dipendenti in esubero vengano poi riassorbiti nella pubblica amministrazione: «In realtà di vero c’è solo che lo?Stato, per la prima volta nella sua storia, licenzia i suoi dipendenti». Di qui le richieste al presidente del consiglio Matteo Renzi: «1) di intervenire, subito dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, con apposito Decreto Legge per la cancellazione del comma 428 dell’art. 1 della Legge di Stabilità stessa, al fine di dare sicurezza ai dipendenti delle Province sulla loro ricollocazione nella Pubblica Amministrazione e di impegnarsi ad assumere gli opportuni provvedimenti legislativi perché vengano assicurati i servizi essenziali a favore dei cittadini e dei territori». Coinvolto ovviamenta anche il presidente della provincia Claudio RIcci, ai quali i lavoratori hanno chiesto in particolare, il contenimento delle spese «utilizzando le poche risorse finanziarie disponibili solo per i servizi pubblici essenziali e, nel contempo e in coerenza, non dando attuazione alle ipotizzate assunzioni a tempo determinato e all’avviso pubblico per la consulenza esterna dei servizi economico-finanziari». Curiosa la tempistica, visto che in parallelo con la richiesta di evitare assunzioni a tempo indeterminato e consulente viene pubblicato sull’albo pretorio della Provincia un avviso per la selezione pubblica per titoli di un coordinatore dell’agenzia Informagiovani. Incarico annuale che prevede un compenso di 24000 euro totali. Oltre alle richieste a Ricci, i lavoratori della Provincia hanno anche chiesto ai sindacati di individuare strategie di lotta, che coinvolga tutti i dipendenti delle Province italiane «con azioni anche eclatanti, come la richiesta di dimissioni in massa da parte dei Presidenti e dei Consigli provinciali). L’assemblea è riconvocata per il 29 dicembre, data in cui saranno discusse iniziative anche eclatanti, come ad esempio, il blocco totale dei servizi della Provincia. Dopo l’assemblea, a cui ha partecipato anche Matera, prendendo posizione, è arrivata anche la risposta di Ricci al consigliere. Risposta piccata quelle del presidente: «Quando, personalmente, ho sollecitato a dare risposte serie su queste materie alla Regione Campania, ebbene i sodali politici del consigliere Matera non mi hanno nemmeno risposto. Quindi il Matera rivolga il suo sguardo polemico altrove e non alla Rocca dei Rettori. Ed è per questo motivo che io martedì 23 dicembre ho convocato il personale per discutere di queste problematiche. E poi, per quanto attiene ai compiti della Regione, che deve individuare le competenze delle nuove province, Ricci, rivolgenosi a Matera dichiara: «Per quanto concerne il nuovo Statuto il consigliere Matera potrebbe invitare i suoi amici di centro destra alla Regione Campania ad individuare le eventuali competenze aggiuntive per le Province. Senza il provvedimento regionale di definizione di nuove funzioni di quale Statuto vogliamo parlare? Come si fa a redigere uno Statuto senza avere idea di cosa eventualmente dovrà occuparsi o non occuparsi nei prossimi anni?