Montesarchio

La vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti in questi anni l'amministrazione comunale di Antonio Izzo e il Gruppo Mataluni sembra destinata a non finire mai. Tanto che è finita al centro di un nuovo documento a firma del consigliere di minoranza Giuseppe Cecere, il quale ha chiesto la revoca della determina per il pagamento dei crediti vantati dal Comune di Cervinara proprio dall'azienda olearia. Parliamo di una cifra che ammonta a 300mila euro.

«Si è disposta un'illegitima sospensione di due atti di irrogazione di sanzioni e interessi derivanti da un giudicato amministrativo (sentenza 2653/12 del Tar di Napoli) che è irretrattabile nella sua efficacia, per cui gli atti emessi dal responsabile entrate patrimoniali e tributi del Comune sono atti dovuti che non hanno nulla a che vedere con le pretestuose motivazioni sottese alla loro sospensione», ha ribadito l'esponente di opposizione. Cecere scrive come il segretario comunale abbia fatto sapere che «al 28 gennaio non erano state ancora acquisite formali comunicazioni in ordine al procedimento penale di che trattasi. Come è stato ampiamente riportato dagli organi di stampa il suddetto procedimento penale si è concluso alla fine di settembre 2014 con sentenza che ha assolto gli imputati da tutti gli addebiti loro ascritti “perché il fatto non sussiste”. Ma malgrado ciò sia un fatto “notorio” e di tanto sia stato reso edotto lo stesso segretario comunale, la determina 651 del 18/11/2014 – che ha sospeso i crediti suddetti con colpa grave dei funzionari pubblici e danno erariale per l’Ente – non è stata ancora revocata».

Di qui la scelta di Cecere di esporre un esposto-denuncia, indirizzato al sindaco Franco Damiano, al Prefetto di Benevento e alla Corte dei Conti. Il braccio di ferro continua.

di Giovanbattista Lanzilli