Frigento

Il triste calvario di Giuseppe De Prisco a Frigento, arrivano le prime risposte. Amministrazione Comunale e Consorzio per le Politiche Sociali si sono impegnate in sinergia ad aumentare le ore di assistenza ed estendere il sostegno al nucleo familiare. Lo scoglio al momento resta quella domiciliare H24, trattandosi di un servizio garantito solo nelle strutture sociosanitarie. In sintesi, aumentare le ore di assistenza domiciliare ed estendere il servizio al nucleo familiare. È questo l’impegno che si assume Giuseppe Pippo direttore del Consorzio per le Politiche Sociali Ambito A1 per migliorare la quotidianità di Giuseppe De Prisco. L’ex imprenditore frigentino quarantenne, divenuto disabile al 100% dopo un gravissimo incidente con la moto a pochi passi dalla sua abitazione avvenuto il 15 maggio 2005, aveva lanciato un appello per ottenere il servizio SADD, sospeso da un paio di mese. De Prisco ha richiesto un’assistenzaH24 avendo una situazione complessa in famiglia: entrambi i genitori ultrasettantenni e uno di loro colpito da una malattia degenerativa. Ma dai Servizi Sociali chiariscono: in questo caso l’assistenza continua non può essere garantita. E dopo il Consorzio, anche l’amministrazione comunale replica a De Prisco che lamenta di esser stato abbandonato dalle istituzioni territoriali. Così Carmine Ciullo, Vice Sindaco di Frigento: “La politica, il Comune, ha fatto in questi anni, tutto ciò che era nelle sue possibilità, sia per Giuseppe De Prisco che per tutti i cittadini appartenenti alle fasce deboli. Per quanto riguarda la vicenda dei rimborsi, la Regione Campania è ferma al 2003. Noi come ente locale, non siamo in grado di poterci sostituire alla Regione e allo Stato, ma certamente continueremo a monitorare la situazione.