"E ci risiamo. Il sindaco Michele Vignola ancora una volta agita davanti i cittadini l'ennesimo risultato raggiunto, questa volta è il puc, ma a ben guardare di strada per arrivare al traguardo ce ne è ancora tanto da compiere". Esordisce così il consigliere di minoranza Antonello D'Urso. "A dare manforte al sindaco c'è il redattore del puc. In un mandato molto lungo a volte sostiene l’ex Sindaco Guarino ora plaude l’attuale Governo cittadino disconoscendo il precedente. Non mi spiego, anche con gli effetti della transumanza del governo in corso, come possa, Vignola, mostrare il petto dopo la perdita di altri pezzi di maggioranza e sostenere che sul puc la maggioranza andrà avanti da sola. Ma scusate, la nobiltà di questa amministrazione non risiedeva forse nella condivisione di un percorso che, sui problemi del paese, prevedeva una conseguenza di trasparenza e partecipazione di palazzo? Il Puc, per esempio, che incide nella carne viva delle regole basilari della nostra società, che è la società di tutti i Solofrani e non solo della parte che oggi governa. Se non ricordo male nella passata consiliatura il progettista, che denuncia coloro che nel passato non lo hanno fatto lavorare, ha percepito proprio in quel periodo diversi acconti, proprio perché furono forniti al puc piani propedeutici, incontri con associazioni ovvero i focus, mancavano solo le prove geologiche. Voglio ricordare a colui che accusa le vecchie amministrazioni di denunciare quanto dice alle autorità competenti e non fare come colui che lancia la pietra e nasconde la mano, non assumendosi tutte le responsabilità per il proprio mancato impegno. Chi non riesce ad operare si dimette e lascia l’incarico, invece il buon Vignola lo ha rilanciato promettendo sviluppi industriali a destra e a manca, ma in verità siamo solo di fronte all’inizio della campagna elettorale per le regionali. Bene. Trovato il motto o il nesso per avviare la campagna elettorale deciso unilateralmente e di non condividere il metodo per individuare la figura più rappresentativa e di garanzia del sistema – cioè il redattore trentennale Arch. Spagnuolo – eccoci all’ennesima esposizione muscolare del sindaco Vignola con cambio di linguaggio, andiamo avanti. Con annesso il solito ritornello: Noi (cioè lui) ribalteremo Solofra..? Il che, se fosse vero al netto delle mille insidie dei consiglieri a cominciare dai 'mal di pancia' della minoranza PD, e della stessa maggioranza Consiliare, significherebbe ribaltare male il paese. Per un motivo semplice: le nuove regole del Paese finirebbero per essere assoggettate alle ambizioni personalissime di Vignola e del giglio magico. Staremo a vedere quando il Sindaco riuscirà ad andare avanti da solo, e soprattutto lontano. L’orizzonte delle elezione 2017 ad oggi, sembra un obbiettivo che potrebbe infrangersi sugli scogli di una guerriglia consiliare, figlia di quei capitomboli consiliari che porterebbe per Vignola dei salti mortali".
Giuseppe Aufiero