Ormai lo dicono tutti: le primarie non si faranno. Apertamente non lo diranno mai, ça va sans dire, finché ufficialità non ci sarà: ma anche da chi sostiene De Luca o Cozzolino, off the records, arriva l'ammissione, “no, le primarie non si faranno”. Ammissione un po' mesta, ma piena, convinta, mentre mesta non è in chi, nel Sannio, la tesi del candidato unitario l'ha sostenuta fin dall'inizio: “Attendiamo solo la fumata bianca”. Tempi stretti per l'ufficialità della soluzione unitaria, ma non è un problema. “In assemblea regionale – commenta un membro del Partito Democratico sannita – hanno il fatidico sessanta per cento, forse anche di più, non convocano ancora l'assemblea per rimpinguare ancora di più la percentuale”. E' una tesi, non l'unica però. Secondo un altro componente sannita del Pd il motivo dell'attesa è diverso: «Il settanta per cento c'è, non è questo il problema, il dubbio è sullo statuto: c'è una discussione su un articolo. In pratica non è chiaro se, col settanta per cento sia automatico chiedere il superamento delle primarie. In ogni caso è chiaro che anche se non fosse così, con il settanta per cento dell'assemblea regionale che chiede di non fare le primarie, Renzi e Lotti non potranno non interessarsi della questione». E dunque, anche tra chi le primarie le ha portate avanti, per un candidato o per l'altro, c'è la stanchezza e la consapevolezza che ormai fare le consultazioni forse sarebbe addirittura deleterio: « E' vero, siamo il partito delle primarie, ma è anche vero che non siamo stati bravi a regolamentarle. Con qualunque risultato, alla fine ci sarebbe stato un non riconoscimento della vittoria e tutta un'altra serie di problemi che avrebbero fatto male al partito. Io sostengo uno dei candidati in campo, è vero, ma riconosco che non si è mai parlato di idee, di programmi, di come risollevare la Campania. A questo punto penso che virare su un nome unico sia la soluzione migliore». Nome unico che potrebbe essere quello di Nicolais, per una lunga serie di motivi, anche se non è il solo a restare in campo. Nelle ultime ore si sarebbe fatta anche strada l'ipotesi che Renzi decida di puntare sulla candidatura del segretario regionale del Partito Democratico, Assunta Tartaglione, ma oltre a non trovare riscontri, nel Pd sannita storcono in molti il naso: «Mi sembra – commenta l'ipotesi un altro importante esponente del Pd sannita - che già si stia facendo troppo per provare a perderle queste elezioni... »
di Cristiano Vella