Sono trascorsi vent'anni da quando la Brigata bersaglieri Garibaldi partì per la sua prima missione Nato in Bosnia dal porto di Salerno tenendo il comando del contingente formato da circa 2000 uomini. Era il 27 dicembre del 1995. Oltre duecentomila morti, altrettanti feriti, donne violentate, uomini e bambini risucchiati nel vortice della «pulizia etnica». Un mattatoio che ha riproposto forme di violenza documentate da centinaia di immagini. Ai militari italiani, giunti a Sarajevo nel dicembre del '95 è toccato il rischioso compito della separazione dei contendenti, la frapposizione sulle linee che sono state autentici campi di battaglia. Gli accordi di pace di Dayton sono stati applicati. Oggi, a Sarajevo non si spara più, e questo è già un grande risultato.
Redazione Ce