Con una nota trasmessa a tutti i capi gruppo consiliari, al presidente del Consiglio comunale, al sindaco, all’assessore alla Trasparenza ed al Segretario generale dell’Ente il consigliere comunale di Sud innovazione e legalità, Luigi De Nigris, ha chiesto che entro il mese di gennaio si proceda all’adozione di un regolamento comunale volto a disciplinare le concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati da parte del Comune di Benevento.
“Secondo quanto appreso dalla stampa - la delibera non ancora pubblicata all’Albo Pretorio non mi consente di esprimermi compiutamente sull’argomento - la Giunta comunale avrebbe ancora una volta elargito una considerevole somma per l’attività svolta da un’associazione in assenza del suddetto regolamento. Non entro in questa sede nella valutazione del finanziamento per l’attività svolta dall’Associazione, mi riservo di farlo dopo il relativo approfondimento, ma ritengo che questa pratica “concessoria” senza regole, affidata alla discrezionalità della Giunta comunale, debba cessare al più presto perchè difforme alla vigente normativa. Siamo infatti tra i pochi comuni che ancora non hanno adottato un regolamento per disciplinare questa importante materia nonostante la normativa lo prevedesse esplicitamente da tempo: in particolare con l’art 12 della legge 241/1990. La cosiddetta legge sulla “trasparenza”, vigente da oltre 20 anni, ha infatti introdotto l’obbligo di predeterminare i criteri e le modalità di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Non è certamente il caso dell’associazione – continua il consigliere De Nigris -, che ha solo fornito lo spunto per l’intervento, ma ricordo anche che le suddette assegnazioni costituiscono, ai sensi dell'articolo 1, comma 16, lettera d), della legge 190/2012, una delle aree a specifico rischio di corruzione, e che, ai sensi dell’art. 27 del dlgs 33/2013, è necessario specificare la modalità seguita per l'individuazione del beneficiario. La valutazione delle iniziative e la quantificazione degli interventi non possono essere lasciate a una discrezionalità talmente ampia da sfociare nell'arbitrio. L’Ente non può ricevere istanze e valutarle discrezionalmente con motivazioni spesso carenti sul “se” sul “quanto dare” e a “chi”. E’ quindi necessario, prima del prossimo bilancio di previsione, adottare un regolamento che limiti tali discrezionalità della giunta comunale specificando: a) i criteri generali; b) le tipologie di iniziative o di status considerate meritevoli di contributo; c) quali requisiti progettuali le iniziative debbano possedere; d) quali elementi delle spese preventivate si considerano finanziabili; e) quali criteri proporzionano l'iniziativa all'erogazione”.