Frigento

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Avellino, confermando il dissequestro dei beni e ordinando l’immediata restituzione degli stessi alla “Missione del Cuore Immacolato”, accogliendo quindi la richiesta dei legali dell’Associazione, Gianfranco Antonelli e Massimo Krogh. Tra i beni anche un immobile a Roma, nella zona di Boccea, del valore di 2 milioni e 300 mila euro. “La decisione – afferma il presidente dell’associazione, Alfonso Rocco – mette definitivamente la parola fine alla vicenda”.

All’epoca dei fatti furono contestati i reati di truffa aggravata e falso ideologico, scattò anche un’inchiesta della Procura di Avellino a seguito di alcune denunce per frodi e appropriazione indebita di fondi. Nel mirino finirono alcuni trasferimenti di proprietà dei beni, che appartenevano all’Istituto, nelle mani di persone e associazioni estranee alla struttura religiosa.