«Preferisco rimanere in silenzio, la mia coscienza è a posto - ha spiegato Ernesto Sica parlando dell'inchiesta savoia che lo ha visto tra i coinvolti -. E chi lo dimentica quel giorno, mi auguro si possa chiudere in fretta questa vicenda e solo a quel punto parlerò alla mia città. Glielo devo - ha continuato -. Le accuse e il fango che mi hanno gettato addosso, le strumentalizzazioni riguardo questa vicenda mi fanno rabbrividire. Sono cresciuto insieme a questa città e non permetterò mai a nessuno di calpestarmi per fare carriera».
Chiare risposte ai suoi oppositori in consiglio comunale. «Vogliono colpevolizzarmi per tutto - ha spiegato ancora Sica -, adesso anche per fatti imprevedibili come quello della scorsa notte. I miei oppositori fanno ridere, si arrampicano sugli specchi». Il primo cittadino di Pontecagnano non le manda di certo a dire ai dem della sua città.
Redazione Sa