Un “giro” che con il passare delle settimane stava diventando sempre più vasto, conquistando una fetta di mercato sempre più grande. E che per questo doveva esser “arginato”. In ogni modo, anche nel più violento possibile.
Le indagini sul delitto di Massimiliano Nastri, il 34enne di Pontecagnano Faiano ammazzato venerdì sera con quattro colpi di pistola davanti al portone dell’abitazione dei genitori, resta ancora senza colpevoli. Ma gli inquirenti proprio in queste ore stanno provando a chiudere il cerchio delle indagini, stringendo sui possibili moventi che hanno spinto delle entità ancora senza volto a uccidere il giovane come un vero boss.
Redazione Sa