«Siamo prossimi a dare il nostro sostegno ufficiale alla coalizione di centrodestra.?Del resto, anche gli incontri di questi giorni a Roma hanno chiarito questa possibilità». Gennaro Santamaria, coordinatore provinciale dell’Udc, lascia intendere che per la definizione dell’alleanza fra Area Popolare e la compagine che sostiene la ricandidatura di Stefano?Caldoro manca relativamente poco. Anche se in politica, com’è noto, nulla o quasi si può dare per scontato.
«Il fatto stesso che Forza Italia abbia privilegiato il rapporto con?Area popolare piuttosto che con la Lega, favorendo dunque una ricomposizione dell’area moderata coi partiti che fanno riferimento al?Ppe, è un segnale significativo», è il ragionamento di Santamaria. Un processo, è chiaro, che è in linea coi desiderata della compagine sannita. «Noi abbiamo sempre operato in una sfera politica alternativa al centrosinistra, che non è il nostro campo di appartenenza - chiarisce il leader moderato - . Anche se ci sono stati momenti di contrasto, se non di contrapposizione, con componenti del centrodestra, nel quale pure manca una strategia comune sulle modalità organizzative. Ma il campo politico è senza dubbio questo», ribadisce il segretario dell’Udc. Anche se a Roma la sintesi politica è col Pd. «Ma non è un accordo strategico, non è un’intesa politica. Piuttosto, risponde ad una situazione emergenziale vissuta dal Paese. Qualora non si creassero le condizioni per un’alleanza di centrodestra, ci guarderemo intorno. Ma il mio auspicio, lo ripeto, è che si realizzi una ricomposizione nel campo del centrodestra». Anche se nel Sannio, non è un mistero, i rapporti con Forza Italia non sono proprio idilliaci. «E’ difficile individuare sul territorio una interlocuzione unica. I referenti spesso cambiano, ma in ogni caso auspichiamo che tutto questo si ricomponga per arrivare ad una sintesi. Vale sia per Forza Italia che per le liste in qualche modo riconducibili ad essa. Serve un confronto intelligente, così come avvenuto alle provinciali. Ci possono essere momenti di incomprensione - aggiunge - ma superabili». Infine, un passaggio sul rapporto con Ncd:?«Ci muoviamo all’unisono, ormai il percorso unitario è inevitabile. In alcune realtà l’amalgama pare incontrare qualche difficoltà in più, ma qui nella nostra provincia non ravvedo particolari problemi», ha concluso Santamaria.
di Giovanbattista Lanzilli