C’era anche il noto scrittore, poeta e regista di Bisaccia, che si definisce “paesologo”, Franco Arminio, ad accompagnare la troupe Rai presso il borgo antico. Che impressione ha avuto di Apice vecchia? «E’ un grande patrimonio che è nelle mani di questa comunità. Apice vecchia è senza dubbio la Pompei del futuro, una sorta di museo a cielo aperto dove è possibile ammirare un fregio del periodo fascista ed un infisso moderno insieme a tutto la storia che porta con sé. Abbiamo spesso voltato le spalle a quella che è la tradizione contadina del passato, senza renderci conto che è la vera strada verso il futuro. C’è un grande potenziale qui e da anni mi batto per la valorizzazione delle zone interne. Penso che la gente di Apice una volta ripreso il borgo antico non avrà bisogno di andare altrove per lavorare. Apice vecchia è poco conosciuta rispetto ad altre realtà come Matera o Craco, ma sono sicuro che quando sarà ripresa, dipende dalla politica e dalla volontà delle persone, sarà anche oggetto di attenzione da parte di diversi registi».
di Michele Intorcia