Sant'Agata de Goti

Una maglia con i colori storici del Durazzano, il bianco ed il nero, con il numero uno e la scritta Sandro Crisci presidente. E poi quella coppa, con la sciarpa con i colori dell’Alba, il bianco ed il blu, che i ragazzi di mister Andrea Ciaramella hanno rialzato, nuovamente, dieci anni dopo. Istantanee di una serata indimenticabile organizzata da Stefan Ionut Di Nuzzo per festeggiare l’anniversario dei dieci anni da quella indimenticabile notte al San Paolo di Napoli, quando una squadra sannita trionfò nel torneo regionale della Coppa Italia Dilettanti. Due gol, quelli di Caliano e Falcone, per un trionfo festeggiato a Napoli dai cinquemila tifosi al seguito della squadra e partiti in pullman dalla Valle Caudina. Momenti rivissuti nella serata di lunedì a Durazzano, grazie alle foto, ai video, e soprattutto al racconto dei protagonisti che quella partita la giocarono e soprattutto la vinsero. Uno dei grandi meriti dell’organizzazione è stata quella di riuscire a riunire tutti: dirigenti, giocatori e staff di quella mitica Alba. Tutti pronti a festeggiare Sandro Crisci, il presidente di quella squadra che seppe imporsi ovunque. Per lui una festa sorpresa che lo ha commosso e non poco.

A Durazzano lunedì c’era l’allenatore di quella formazione, Andrea Ciaramella. C’erano i calciatori da Vincenzo Crisci a Pasquale Cinelli, dal capitano Nazzareno Sposito ad Alessio Befi, da Nicola Crisci ad Errico Marcucci, solo per citarne alcuni. E poi c’erano i dirigenti ed i componenti di quella società a partire da Salvatore Augliese, passando per il vicepresidente Carlo Piscitelli e chiudendo col diesse Antonio Montesano. E poi c’era la federazione rappresentata dal presidente del Comitato Regionale Pastore, il segretario Vecchione, e il vicepresidente vicario, Giulio Iacoviello. In tanti hanno provato a strappare al presidente Crisci la promessa di una nuova Alba. Purtroppo invano, anche se lo stesso Crisci ha ammesso che da dieci anni non viveva emozioni simili, e che è stato bello ricordare quei momenti. Ma adesso per lui la priorità è quella di un nuovo stadio per la sua Durazzano.

di Vincenzo De Rosa