Invalido e a rischio sfratto. E’ la storia di Lucio D’Ancora, cavese di 54 anni, che ha scelto di urlare tutto il proprio disagio, affidando le sue sofferenze a una lettera indirizzata al sindaco Servalli e all’assessore Avagliano.
«Un brutto giorno rimasi vittima di un incidente che mi costrinse a vivere in carrozzina». Nel 2000, Lucio venne assunto dal Centro di Riabilitazione “Villa Silvia” di Roccapiemonte, dove rimase fino al cambio al vertice della struttura: «I nuovi amministratori non hanno ritenuto opportuno confermare il mio posto di lavoro. Da tale momento in poi sono iniziate le mie difficoltà economiche».
«Ho tempo fino al 28 gennaio 2016, giorno in cui sarà dato corso allo sfratto esecutivo. Chiedo di pormi nelle condizioni di ottenere un alloggio per la mia famiglia».
Redazione Sa