Avellino

Passa il bilancio, due nuovi ingressi nel consiglio d’amministrazione: è tregua all’Asi anche se resta, irrisolto, il nodo delle incompatibilità. Entrano, e si vanno così ad affiancare al presidente Giulio Belmonte ed agli altri due consiglieri Maurizio Petracca e Modestino Iandolo, Michele Vignola e Gerardo Adiglietti, rispettivamente con 27 e 17 voti, . Resta fuori, per un solo voto, Gino Cusano. Un’esclusione che ha subito riacceso lo scontro in Forza Italia. Due voti anche per Antonio Aufiero, uno per Ciriaco De Mita. Prima del voto è stato approvato con 12 astenuti su 36, il bilancio 2015 dell’ente di via Capozzi. Si sono astenuti i Comuni di Avellino, Calabritto, Conza della Campania, Frigento, Grottolella, Lacedonia, Lioni, Melito Irpino, Montefredane, San Martino Valle Caudina e Sant’Angelo dei Lombardi. Le nuove nomine si sono rese necessarie per le dimissioni di Filuccio Tancredi, Giuseppe Di Iorio, Salvatore Vestuto e Bernardo Addivinola. Il Cda, ridimensionato da 7 a 5 componenti compreso il presidente, sarà definito entro 15 giorni necessari alla valutazione della presunta incompatibilità della carica di sindaco con quella di membro del comitato, questione sollevata dal primo cittadino di Ariano Irpino e presidente della Provincia, Domenico Gambacorta che ha abbandonato la sala conferenze alquanto contrariato.

 

Sul nodo delle incompatibilità Belmonte ha chiesto tempo. La parola fine spetterà alla Regione. Entro 15 giorni, infatti, dovrebbe arrivare il parere di Santa Lucia. «In base a quello che mi dicono gli avvocati, il mio non è un comune che supera i 15mila abitanti, quindi il caso non dovrebbe sussistere». Vignola non vuol sentire parlare di larghe intese. «Si è verificato ciò che è successo all’Ato, non c’è nessun risvolto o accordo politico». Nella nota del coordinamento provinciale di Forza Italia, nella quale si ricorda il ruolo di ascolto, raccordo e regia di Gambacorta, finisce sotto accusa l’Udc. «La politica dei due forni, com’è consuetudine dell’Udc, anche questa volta ha fatto prevalere la logica degli interessi e l’occupazione di postazioni di potere. Rimandando a quanto già verificatosi in occasione dell’ampliamento della giunta della Comunità Montana Terminio-Cervialto, ribadiamo l'auspicio che il prossimo candidato governatore della Regione Campania tenga in debita considerazione l’affidabilità dei partner della costituenda coalizione».

 

Critiche invece dal consigliere regionale Sergio Nappi alla gestione del partito. «Al coordinamento provinciale non resta altro che cimentarsi in un vergognoso scaricabarile a danno del Presidente della Provincia. Dopo aver ridotto il partito ai minimi termini – aggiunge - e dopo averlo reso subalterno all’Udc, il sedicente coordinamento si è svegliato da un lungo letargo». Punta il dito contro il Pd il coordinatore provinciale di Sel Raffaele Aurisicchio. «Se parli di accordi di potere negli enti territoriali di servizio, nel Pd fanno gli offesi e rispondono piccati accusandoti di non capire niente e essere solo in cerca di visibilità. E quello che è accaduto all’Asi cos’è, se non occupazione e spartizione di poltrone tra Udc e Pd?».