Il focarone di San Modestino, insieme al tradizionale falò di San Ciro, è uno dei culti più sentiti dalla popolazione irpina. Questo particolare affetto per il Santo ha origine molto antiche, non a caso i riti a lui connessi si richiamano in modo profondo alle credenze pre-cristiane. Grazie all’associazione “Zeza di Mercogliano” nella serata di domenica si è finalmente ripresa la tradizione dell’accensione del focarone in onore di San Modestino nel giorno dei festeggiamenti del santo patrono. Ed, infatti, si è tenuta a Capocastello, la cosiddetta “accensione della Lumanera”, precisamente presso il parcheggio sito in via Roma “Vallone San Pietro”. Una serata all’insegna di canti e balli popolari che ha visto la partecipazione di numerose persone. Un momento importante per l’intera comunità che grazie all’impegno dell’Associazione “Zeza di Mercogliano” ha voluto far rivivere la suggestione di questo millenario culto che si è andato smarrendo con gli anni. L’Associazione “La Zeza” di Mercogliano, nata nel 2004, si occupa insieme ad un nutrito numero di persone della Zeza e del Carnevale in collaborazione con gli Enti e le Associazioni presenti sul territorio. Obiettivo è quello di valorizzare luoghi e tradizioni, per riscoprire il senso delle proprie radici, in maniera consapevole, continuando a guardare avanti per continuare a fare dell’aggregazione culturale un momento del patrimonio storico. Intanto proseguono le iniziative dell’associazione con i festeggiamenti del Carnevale che culmineranno nella giornata di oggi. La Zeza farà tappa a Capocastello, a Torrette e per le strade del centro di Mercogliano a partire dalle 15 per poi concludere con una grande festa in maschera in Piazza Municipio insieme a tutta la comunità. La Zeza di Mercogliano è senza dubbio uno di quei beni etno-antropologici che va tutelato e salvaguardato. E’ un pezzo di teatro popolare che vanta una tradizionale secolare: parla della storia di un popolo, della sua terra, di quelle radici storico-culturali che hanno incantato e incuriosito i più grandi studiosi di cultura popolare come Roberto De Simone e Domenico Scafoglio. Per questo tutti i membri dell’Associazione Zeza di Mercogliano vanno encomiati per la passione e l’impegno con cui portano avanti questo progetto di memoria storica del carnevale che si mantiene vivo e che li spinge oltre il “confine” irpino, sfilando nei più importanti carnevali d'Italia, tra cui quello di Viareggio e perfino in onore al Papa in Piazza San Pietro a Roma. I ragazzi sono stati ospiti della Casa d'Arte dell'artista napoletano Pasquale Dellomonaco, pittore amico al grande Federico Fellini e a Roberto De Simone, e sono stati premiati al PAN di Napoli dal sindaco De Magistris per i meriti artistici nella custodia della tradizione.
A questi ragazzi va il merito e l’auspicio di continuare a trasmettere alle nuove generazioni l’enorme patrimonio storico culturale che abbiamo la fortuna di aver ereditato.