Paduli

«Quale coordinatore del Partito democratico di Paduli mi sembra doveroso fare alcuni riflessioni sullo scenario politico amministrativo del paese visto l’ approssimarsi delle elezioni amministrative che, con tutta probabilità, si terranno nel mese di maggio». A parlare è l'ex consigliere Domenico Vessichelli che aggiunge:«Innanzitutto non condivido l’idea di questi giorni addietro secondo la quale non esisterebbe “l’ anti Feleppa” e che le forze politiche e sociali presenti sul territorio siano ben lontane alla realizzazione di una lista che si possa contrapporre alla compagine dell’ex sindaco. Sinceramente ho ripetuto più volte che il Partito democratico non è interessato a realizzare una lista che abbia quale suo obiettivo primario l’essere in antitesi contro chicchessia. E’ una logica che non appartiene al Partito democratico e ritengo esso non debba partecipare ad una discussione che vada in tale direzione Il Partito democratico di Paduli vuole evidenziarsi e caratterizzarsi per la formazione di una compagine che miri a guidare il paese tramite la realizzazione di un progetto e un programma pieno di contenuti che dia delle risposte concrete ai bisogni ed alle esigenze dei padulesi, che sia legato a una preciso sviluppo delle risorse territoriali, che si identifichi attraverso una gestione della cosa pubblica efficace e trasparente. E come già ripetiamo da tempo e da ultimo nella scorsa manifestazione stiamo lavorando in tale direzione. Affinchè ciò avvenga siamo pronti a dialogare con tutte le le forze sociali che vorranno condividere tali valori senza pregiudizio alcuno prescindendo dai trascorsi e esperienze del passato . Per dare un segno concreto a quanto sopra affermato abbiamo intenzione di promuovere altre due manifestazioni nel mese di marzo in cui daremo risalto al mondo delle microimprese, al microcrredito e a tutte le forme di finanziamenti e sovvenzioni esistenti nonché sull’agricoltura, in particolare sulle Pac e a tutte opportunità ad essi collegati. Vi è da parte nostra anche la volontà di rivedere i carichi fiscali, in particolare la rideterminazione delle aliquote, ovviamente nell'ambito dell'autonomia gestionale dell'ente».