«In Italia abbiamo un problema gigantesco: il tempo. Perché i nostri giovani arrivano al mercato del lavoro in gravissimo ritardo. Quasi tutti quelli che incontro mi dicono che si trovano a competere con ragazzi di altre nazioni che hanno sei anni meno di loro e fare la gara con chi ha sei anni di tempo in più diventa durissimo» e ancora: «La storia secondo cui per 20 anni si studia, per 30 anni si lavora e poi si va in pensione è una storia finita». Parole che lasciano un bel po’ di perplessità tra gli studenti degli Atenei campani. « Innanzitutto il Ministro non tiene conto che il voto di laurea è importante sia nei concorsi pubblici che nei colloqui di lavoro, ma soprattutto nel passaggio dalla laurea triennale a quella specialistica»
Marina Brancato