Una richiesta urgente di convocazione di consiglio comunale. La formalizzeranno domani mattina i consiglieri di opposizione, per affrontare la questione della mensa scolastica. «Preso atto che il servizio mensa del Comune di Benevento è al centro di una animata discussione che coinvolge imprese, lavoratori, genitori e - scrivono -, e considerato che l’argomento è di notevolissimo interesse per l'opinione pubblica trattandosi del cibo che quotidianamente viene servito ai piccoli alunni beneventani», i consiglieri di opposizione ritengono «necessario sgombrare ogni dubbio per evitare disagi e preoccupazioni per chi usufruisce del servizio». Allo stesso tempo, gli esponenti di minoranza sottolineano come sull’argomento sono già intervenuti in passato con altre interrogazioni. «Nell’ottobre del 2013 quando chiedemmo, tra l’altro, di conoscere se la gara da svolgere per l’affidamento del servizio prevedeva elementi di controllo necessari a far fronte sia ai disagi causati da qualsiasi imprevisto tecnico, sia alla regolare prestazione del servizio suddetto. Nel dicembre 2014, quando si è chiesto di conoscere, oltre alla natura dei suddetti controlli, quali sono gli organi e gli organismi, amministrativi e non, preposti ad effettuarli per legge e per contratto e quali sono gli uffici e gli organi del Comune di Benevento preposti alla vigilanza sull’effettiva esecuzione di detti controlli», ricordano. «La collettività, in merito all’argomento, vanta un vero e proprio diritto alla informazione che in alcun modo non può essere essere limitata o condizionata - si legge ancora nella nota - . La precipua conoscenza delle problematiche emerse è infatti funzionale, sia ad una loro migliore comprensione, sia per suggerire o trovare rimedi volti a garantire una maggiore sicurezza nei confronti: di chi richiede il servizio, di chi lo eroga e, soprattutto, di chi ne usufruisce. Pertanto chiediamo la convocazione ad horas del consiglio comunale per discutere dell’argomento».
L'opposizione: «Mensa scolastica, subito in consiglio»
La richiesta presentata dai consiglieri di minoranza a Palazzo Mosti
Redazione Ottopagine