Rendere possibile la sorveglianza civile sul riuso dei beni confiscati. Ma prima occorre localizzarli, recuperarne gli indirizzi, i numeri civici, le coordinate geografiche e velocizzarne la riqualificazione e il loro ritorno alle comunità. L’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), il 24 novembre, sarà a Casal di Principe, nel casertano, per presentare il “Progetto Hermon”, il sistema integrato di geomonitoraggio dei beni confiscati . Un efficace strumento cartografico di analisi dell’immenso patrimonio sottratto alle mafie, che estenda le informazioni presenti nel sistema “Re.gio” e supporti l’agenzia e gli enti territoriali nella gestione, nella destinazione e nel reimpiego dei beni. Lo farà nell’ambito di un convegno organizzato in collaborazione con il consorzio Agrorinasce e con il Forum del Terzo settore della Provincia di Caserta. L’incontro si svolgerà nella sala delle conferenze dell’Università per la legalità e lo sviluppo, al civico 882 di corso Umberto I, esso stesso bene confiscato e amministrato da Agrorinasce. La mattinata di studi inizierà alle 9.30 e prevede i saluti di Renato Natale, sindaco della città e di Immacolata Fedele, viceprefetto di Caserta e presidente di Agrorinasce, cui seguiranno le relazioni di Giuseppina Pastore e di Giuseppina Carfora, funzionari dell’ANBSC.
Redazione Ce