Avellino

Rispunta il napolicentrismo e stavolta non c'entra il governo regionale. A mortificare i territori delle province sono le nomine per la segreteria campana del Pd varata in questa fase di emergenza dopo il terremoto giudiziario che ha travolto l'ex braccio destro di De Luca, Nello Mastursi, che occupava il ruolo di segretario organizzativo del Pd campano. Al partito di Salerno non è stato sufficiente l'inserimento nella squadra della Tartaglione anche del vicepresidente Fulvio Bonavitacola. E le critiche dei deluchiani sono spietate sulla nuova segreteria definita un “autorevole laboratorio di chiacchiere”. Ma il Pd resta vicino a De Luca conferma il capogruppo in Regione Mario Casillo entrato nella pattuglia della segreteria campana. Eppure si ritrovano fuori dai vertici campani del pd anche gli esponenti del partito irpino e sannita. Scelta sbagliata – dice il segretario provinciale di Avellino Carmine De Blasio, così il partito si allontana dai territori. Delusa anche la parlamentare Valeria Valente che accusa: non c'è stato il cambio di passo promesso, ma per il deputato Gennaro Migliore è "positivo che nel nuovo assetto della segreteria ci siano personalità impegnate in questa fase a livello anche nazionale".