Mugnano del Cardinale

Per l'ennesima volta, da quasi due anni a questa parte, solo 8 su 13 amministrazioni comunali sono "costrette" ad assumere decisioni importanti in campo sociale per una popolazione complessiva, tra Baianese e Vallo di Lauro, che supera i 40mila abitanti. La "costrizione" cui si fa riferimento attiene al senso di responsabilità di sindaci e delegati che, presenziando sempre ai coordinamenti istituzionali, garantiscono la prosecuzione delle attività dell'Ambito A6.

«Ma adesso basta, ci sono comuni che non pagano e che non operano nell'interesse delle proprie comunità. Dispiace, ma qualche iniziativa deve essere assunta», affermano in coro gli amministratori che lo scorso 12 novembre hanno approvato la programmazione della III annualità del II Psr. Bastava che uno solo dei "sempre presenti" venisse meno per mandare all'aria l'interaa programmazione, causando un vero e proprio disastro nel campo delle politiche sociali. I comuni sull'Aventino sono quelli di Sirignano e Baiano. Sperone è presente a seconda dell'argomento posto all'ordine del giorno. Quindici è sempre stato assente con la gestione Santaniello, si spera in un ravvedimento da parte del nuovo primo cittadino Rubinaccio.

Ecco perché i sindaci e delegati di Mugnano del Cardinale, Avella, Domicella, Marzano di Nola, Moschiano, Pago Vallo Lauro, Quadrelle e Taurano, hanno deciso all'unanimità di includere nel verbale di deliberazione del Coordinamento Istituzionale un documento con il quale, senza mezzi termini, «si manifesta disappunto nei confronti dei comuni solitamente assenti alle riunioni di Ambito», chiedendo al contempo «l'interruzione dei servizi relativi alla III annualità per i comuni che non vengono a rappresentare gli interessi e i bisogni delle proprie comunità».

Comuni che non solo non partecipano, ma che non versano neanche le quote di compartecipazione dovute. Tant'è che il Coordinatore dell'Ufficio di Piano, la dottoressa Maria Tarantino, ha riferito all'Assemblea la sua intenzione di comunicare alla Corte dei Conti l'inadempienza degli Enti, considerato che la quota di compartecipazione è destinata al pagamento delle rette per i ricoveri di pazienti presso strutture residenziali e semi residenziali. «Il mancato pagamento delle rette mette in seria difficoltà il Comune capofila di Mugnano del Cardinale, compromettendone la gestione finanziaria con aggravi di oneri per azioni esecutive intraprese dai creditori», ha puntualizzato la dottoressa Maria Tarantino.

 

Rocco Fatibene