Nocera Inferiore

Truffa dei falsi matromoni, la procura ora chiede gli arresti.

E' stato impugnato il rigetto delle misure cautelari disposto dal gip del tribunale di Nocera Inferiore per la maxi-inchiesta: in particolare, nel mirino dell’accusa gli italiani coinvolti, beneficiari dei soldi quali “prestatori d’opera” nell’affare dei matrimoni falsi, in grado di fare da sposi consentendo agli stranieri paganti di ottenere benefici.

Solo due erano state le misure domiciliari, emesse a carico di Giovanni Spinelli, nocerino elemento chiave del raggiro, e della compagna marocchina, quest’ultima sfuggita all’arresto per una circostanza quantomai singolare. Secondo gli investigatori infatti la donna stava rientrando in traghetto dal Marocco, quando ha “bucato” volontariamente il viaggio verso l’Italia, con l’ipotesi di un complice a confidargli la notizia prima del tempo.

Qualcuno l’avrebbe avvertita, facendo saltare la notifica e l’esecuzione della custodia cautelare ai domiciliari. Tre giorni fa il socio-compagno aveva scelto di non rispondere alle domande del gip Alfonso Scermino.

 

Redazione Sa