Emergono di ora in ora nuovi e inquietanti particolari per il delitto di Sant’Antimo.  Maria Migliore sarebbe stata uccisa e data alle fiamme  per una vendetta trasversale tra malavitosi legata a un commercio di droga.

La vicenda è ancora oscura per molti aspetti. I carabinieri hanno fermato due persone per l'omicidio della donna il cui cadavere è stato rinvenuto carbonizzato in un'auto, una Fiat Doblò, in fiamme la scorsa notte in via Toriello Separiello a Sant'Antimo, in provincia di Napoli. 

I militari hanno fermato un uomo e sua figlia. Il fidanzato di quest'ultima, invece, è stato soltanto denunciato, perchè ha collaborato allo sviluppo delle indagini. Movente dell'omicidio, sostengono gli inquirenti, uno sgarro legato al traffico di droga. I due fermati sono stati immediatamente interrogati dalla magistratura inquirente di Napoli Nord guidata dal procuratore Francesco Greco.

Redazione