Atripalda

"La targa che porta il nome di Don Peppe Diana all'ingresso della Villa Comunale, a lui intitolata, scrive Luca Guido Salomone Presidente Associazione Cambia-Menti  è stata nuovamente deturpata. Dopo inchiostro ed adesivi, questa volta è toccato al 'fuoco'. La targa, infatti, presenta segni di bruciature, e una cavità carbonizzata sulla parola 'Giuseppe'. Quel che più mi fa riflettere è la presenza di due resti di petardi alla base della targa, il che mi fa pensare a dei bambini che, nella monotonia di un' assolata e tranquilla domenica atripaldese, abbiano cercato divertimento nel vedere ed ascoltare quei petardi esplodere. Non c'è nulla di male nel trovare divertimento nel fare esplodere petardi. Dovrebbe far riflettere, invece, il luogo in cui questi sono fatti esplosi. Farli esploderli su una targa, su un monumento, su una panchina è segno di una mancanza non di norme ma di valori". "La deturpazione di queste ore dovrebbe far aprire gli occhi alle istituzioni, facendo capire loro che c'è ancora molto lavoro da fare sulla trasmissione dei valori. Il sogno di molti è quello di assicurare alle generazioni future, un futuro migliore. Ebbene è inutile credere ( come molti ) che il futuro migliore sia quello in cui c'è solo la sicurezza economica. Il futuro migliore per le
generazioni che verranno si crea facendo un buon lavoro sul "trapasso dei valori". Un atto vandalico non è segno del degrado delle nuove generazioni. È il simbolo del "fallimento" nel lavoro che come istituzioni stiamo facendo". 

Redazione