Ha il sapore di un tempo antico, di quelle cose da tutelare, proteggere e conservare. Spuntano le antiche chiuse del fiume Calore. Un dedalo preciso, un sistema efficiente, ancora oggi, di canalizzazione delle acque del fiume per irrigare i campi. Una scoperta di archeologia industriale che affascina. Sono spuntati tra i lavori del parco fluviale e ora rischiano di sparire. Risalgono al 1800 e sono in tufo. La pavimentazione è in lastre di calcare e ha attirato subito l'attenzione degli archeologi. Una scoperta di grande valore. Domani si deciderà del loro futuro. La Soprintendenza ai beni architettonici e archeologici effettuerà un delicato sopralluogo. Una cosa è certa funzionavano fino a 50 anni fa e tutti ricordano quanto era bello addirittura fare il bagno alla chiusa madre. Ci si andava in gita alla Arcaturo-Portellone. Ora tocca ai funzionari deciderle se conservarle dopo averle ritrovate sotto una fitta coltre di vegetazione.
Simonetta Ieppariello