Pagani

Confermato un anno di reclusione per l'ex assessore Dino Malet.

A decretarlo la corte d'appello di Salerno. L'ex esponente della giunta Gambino era rimasto coinvolto nello scandalo cimitero. Al termine del secondo grado di giudizio la corte presieduta dal giudice Claudio Tringali ha riformato la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Nocera Inferiore, disponendo l’assoluzione per non aver il commesso il fatto per l’allora direttore del cimitero Alfonso Califano, col proscioglimento per Paolo Rovito e per Giulio Grimaldi, previa derubricazione dei reati inizialmente contestati e conseguente prescrizione.

Malet ha incassato la condanna bis per inammissibilità dell’appello, con la conferma del primo grado di giudizio che prevedeva anche risarcimenti e successive provvisionali. L’inchiesta nacque dalla realizzazione di una cappella gentilizia nella struttura da parte di Dino Malet, all’epoca dei fatti assessore al personale.

 

Redazione Sa