Dopo il terremoto giudiziario che lo ha colpito nelle scorse ore, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, è stato intervistato nella redazione del Mattino. A 24 ore dalla conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia, De Luca decide di scaricare del tutto il suo ex braccio destro, Nello Mastursi. 

"Chi sbaglia con me è colpevole non una ma tre volte - ha dichiarato ai giornalisti di Via Chiatamone - Nessuno mi ha mai parlato del signor Manna. Non ho avuto nessuna segnalazione da parte di Mastursi. Le sue dimissioni? Una sua scelta e un atto di sensibilità. Il suo comportamento però è stato sbagliato. Ha sbagliato e infatti non c'è più». Un errore che però rischia di pagare caro anche il presidente visto che ormai è chiaro che De Luca sapesse dell'indagine già dal 29 ottobre. 

«Quando mi informò del sequestro del cellulare, a mia domanda mi rispose che si trattava di una cosa insignificante" ha aggiunto De luca. Incalzato sulla presunta trattativa con il giudice scognamiglio e suo marito Manna precisa: «Nel mio ruolo c'è un'invasione di richieste. fra le centinaia di richieste di colloqui ci sarà stata anche quella di Manna. Ai magistrati dirò che non so niente di niente e chiederò se c'è qualcuno che ha fatto millantato credito e ha danneggiato la Regione".

Intanto però dalle indagini spunta un “pizzino” nel quale sarebbe scritto, a penna, il cognome dell’avvocato Manna. Il foglio di carta sarebbe stato trovato in una delle scrivanie perquisite dalla squadra mobile. Un elemento decisivo per gli inquirenti che ora potrebbero procedere alla  perizia calligrafica per stabilire di chi è la mano che ha segnato quel nome. La circostanza sarebbe avallata da una intercettazione nella quale è lo stesso marito del giudice Anna Scognamiglio a raccontare alla consorte: “Sono stato segnato su una specie di block notes”.

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