Montesarchio

Il campionato provinciale di Terza Categoria prenderà il via questo week-end e le realtà nuove da scoprire sono davvero tante. L’avventura di Ottopagine nel mondo della terza categoria, l’ultima serie del calcio italiano, inizia con  il Victoria Montesarchio, un nome che non è nuovo considerando che la scorsa stagione questa società vinse il girone C di Seconda Categoria e ottenne la promozione in Prima Categoria dopo lo spareggio con il Durazzano al Meomartini. La novità più interessante del Victoria Montesarchio versione Terza Categoria è il ruolo di Presidente che attualmente viene ricoperto sulle carte federali da Italo Bellini ma in realtà la presidenza del club è stata affidata al giovane Stefano Bolino, tra l'altro anche giocatore che lotterà in campo al fianco dei compagni, degno di un vero condottiero. A dirigere questo gruppo di ragazzi volenterosi c’è Antonio  Mazzariello, ex allenatore del Real Bonea e grande stimatore di Bellini. È soltanto grazie alla passione di questi due personaggi Bolino e Mazzariello che il titolo del club non è scomparso dopo la decisione di Bellini di rinunciare a partecipare al campionato di Prima Categoria. Il Victoria oltre al campionato di Terza prenderà parte anche a quello Allievi provinciali continuando a far crescere il gruppo che la scorsa stagione ha preso parte sempre alle attività del Settore Giovanile e Scolastico organizzate dalla Delegazione Figc Campania di Benevento. Il Victoria Montesarchio sulla maglia porterà la scritta Montesarchio ma disputerà le gare sul sintetico del “G. Russo” di Paolisi. 

“Vogliamo divertirci e far un campionato – spiega Bolino – all’insegna dell’amicizia e della lealtà sportiva e di confermare la nostra educazione e sportività su qualsiasi campo. Non vogliamo e non voglio in veste di presidente vedere nessun atteggiamento di violenza nel rettangolo di gioco e al di fuori. Sarò il primo a condannare tali gesti, ci metto la faccia perché conosco le persone che fanno parte della squadra e sono sicuro che nn mi faranno fare brutte figure. Inoltre – conclude Bolino – continuiamo dopo il primo anno il progetto con i ragazzini degli allievi, che sicuramente molti di loro almeno i 99 faranno parte della prima squadra per farli crescere calcisticamente e per dargli il buon esempio”. 

Ionut Stefan Di Nuzzo