Avellino

L'inchiesta sulla presunta corruzione di un magistrato rischia di essere letale per De Luca. Colpisce un punto nodale, quello che ne ha sancito – per il momento – la legittimità a governare: la querelle giudiziaria sulla legge Severino.

L'indagine è agli inizi. Ma il punto di partenza è una intercettazione telefonica, quella tra il marito del giudice Anna Scognamiglio, Guglielmo Manna, e il suo braccio destro,  Carmelo Mastursi. (L'articolo completo è sull'app Ottopagine News, disponibile su Apple e Android). Uno scambio di favori: la sentenza “aggiustata” per un posto di rilievo nella sanità campana. Al momento la difesa di De Luca non è del tutto convincente: non è accaduto nulla e se è accaduto è stato a mia insaputa. Non ci permettiamo di mettere in discussione la sua tesi – questo spetta ai magistrati – ma quel “a mia insaputa”, ricorda troppo Scajola e l'appartamento al Colosseo per non suscitare qualche perplessità. Oltre a minare la credibilità del governatore, limitarne la forza politica e aprire un'altra profonda ferita con i vertici del Pd.

Luciano Trapanese