Pagani

Due anni sono serviti alla città di Pagani per completare le procedure di attivazione della associazione antiracket, presentata ieri all’auditorium di piazza Sant’Alfonso, presenti autorità di massimo livello ed esponenti delle istituzioni, con il presidente Tano Grasso e i rappresentanti dell’organizzazione.  

“E’ il doppio della tempo previsto- ha ricordato Salvatore Cantone, dirigente Fai –Pagani, storicamente terra martoriata dalla camorra, è il primo paese della provincia di Salerno ad avere l’associazione, su diciotto presenti in regione”.Il segnale arriva forte come contrasto ad un fenomeno che evidentemente resta ben radicato nella comunità. Dopo anni di dinieghi, mezze voci, e soprattutto assoluta negazione rispetto al problema dei clan attivi sul territorio, nel giorno di un attentato ad un negozio, ad una settimana da due arresti per tentata estorsione.

L’associazione nasce  per offrire un supporto alle vittime di estorsione. Fin qui le parole. Che ora hanno una realtà importante sul territorio, con la presidente Tonia Sangiorgio, rappresentante dei commercianti che ha ricordato con emozione il percorso per arrivare alla giornata di ieri. 

 

Redazione Sa