Mentre nel Sannio l'olio prodotto sul territorio rende il clima festoso, vedi Cerreto, vedi i numerosi eventi per celebrare "l'olio nuovo" (anche per lasciarsi alle spalle un'annata decisamente storta), arrivano pessime notizie dal comparto. Truffe, oli "taroccati" e venduti come extravergine che riguardano sette marchi italiani. Coldiretti lancia l'allarme: «A favorire le frodi è certamente il record di importazioni con l’arrivo dall’estero nel 2014 di ben 666 mila tonnellate di olio di oliva e sansa, con un aumento del 38 per cento rispetto all’anno precedente. Occorre fare al piu’ presto luce per difendere un settore strategico del Made in Italy con l’Italia che - sottolinea la Coldiretti - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva dopo la Spagna con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni, con un fatturato del settore è stimato in 2 miliardi di euro con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. L’Italia - continua la Coldiretti - è pero’ anche il primo importatore mondiale di oli di oliva che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Un comportamento che favorisce le frodi che vanno combattute anche con l’applicazione della disciplina del settore». 

Redazione