Le indagini definiranno le modalità del dramma, l'autopsia individuerà cosa abbia stroncato la sua esistenza. Fino a quel momento, solo ipotesi sulla morte di di Marco, 27 anni, l'operaio santagatese rinvenuto senza vita questa mattina in un bar-ristorante nei pressi della villa comunale. Lavoro per i carabinieri, la cui attività investigativa è diretta dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro.
Il filo di una prima, sommaria ricostruzione delle ultime ore del giovane va riavvolto fino alla serata di lunedì. Intorno alle 20 Marco avrebbe accompagnato a casa la fidanzata, poi, dopo aver concordato con lui l'ora dell'appuntamento, avrebbe raggiunto il locale di cui è titolare un amico con il quale, praticamente ogni sera, guardava un film.
Secondo il racconto del commerciante, il 27enne, che fino a pochi minuti prima aveva messaggiato con la ragazza, avrebbe cominciato a star male all'improvviso. Sudava, aveva freddo, e per questo lui gli aveva fornito una coperta. Poi lo aveva visto addormentarsi, gli era sembrato addirittura che russasse, e si era tranquillizzato. Marco, dunque, non era rientrato a casa. Questa mattina la terribile scoperta. Inutili i soccorsi del 118, niente da fare per la vittima. Il comprensibile dolore dei familiari, il sopralluogo del medico legale, la dottoressa Monica Fonzo. Cronaca di una tragedia.
Enzo Spiezia