Si chiede l’intervento del Genio militare. E’ netta, nell’immediato, la posizione e la soluzione reale per ripristinare subito «ai pedoni e ai mezzi leggeri», commenta il primo cittadino di Sant’Arcangelo Trimonte, Romeo Pisani, la viabilità sul ponte Ufita, ora chiusa a qualsiasi passaggio, peggio di due anni fa, «per rischio di crollo». Pisani, ieri recatosi in Regione, spiega: «sulle sorti del collegamento si discuterà lunedì in Provincia con Ricci, Ida Albanese, sindaco di Apice e Domenico Vessichelli, primo cittadino di Paduli». Certo il proposito è che il ponte rientri nei 38 milioni stanziati per il Sannio dalla Camera per affrontare i primi e più urgenti interventi dopo l’alluvione, anche se Pisani esprime le stesse perplessità già sollevate su Ottopagine negli ultimi due anni: «Come ha fatto un ponte inaugurato circa sette anni fa a crollare? Manca inoltre un controllo del fiume e delle attività umane». Come si ricorderà, Antonio Mesica, Fillea Cgil, all’indomani del crollo del pilone, parlò di abusivismi edilizi. Lo stesso ritorna oggi sulla questione e chiede: «l’immediata apertura ai pedoni, se non ci saranno risoluzioni immediate dopo il summit di lunedì in Provincia – commenta Mesisca - è probabile che ci siano atti dimostrativi e blocchi dei collegamenti da parte della popolazione». E’ controverso il futuro del collegamento provinciale: nessuno ha più notizie del famoso progetto provinciale da circa 1 milione di euro presentato alla Regione e, come qualcuno ricorderà, sarà, almeno allo stato attuale, abbattuto quando l’alta capacità della Napoli- Bari passerà per Sant’Arcangelo Trimonte.
Michele Intorcia