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Cinque a giudizio per il decesso di Michele Cavallaro: singolare la vicenda da cui nacque l'inchiesta. Il gup ha disposto il processo per Ruggiero Moccaldi, il materiale guidatore dell’autocarro che travolse l’auto guidata dalla vittima e per altre 4 persone. 

Il dibattimento riguarderà anche Giovanni Chiavazzo, Giuseppina Maccarone, Paola Carbone e Francesco Santitoro, ritenuti artefici a vario titolo di una montatura costituita per evitare guai. Inizialmente infatti l’autotrasportatore indagato per il decesso era stato Chiavazzo, presentatosi spontaneamente alle autorità accompagnato dal suo avvocato, dopo aver abbandonato il luogo del sinistro e ora accusato di autocalunnia. 

La sua scelta, per la procura era fasulla e indetta da Giuseppina Maccarone, titolare della omonima ditta di trasporti proprietaria dell’autocarro, con la complicità della dipendente Paola Carbone: le due donne ora attese dal processo si recarono dalla moglie del Chiavazzo per convincerlo a prestarsi alla sostituzione, con la falsa testimonianza di Santitoro che riferì di aver visto il finto conduttore nella sua officina pochi minuti prima dell’incidente stradale. Il vero autista, Moccaldi, ora è atteso dal processo per le accuse più gravi di omicidio colposo e omissione di soccorso.