Una delegazione dell’UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) ha incontrato il primo vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Durante l'incontro, avvenuto lo scorso 30 ottobre, sono stati esposte le problematiche che interessano la conceria italiana a cominciare dal protezionismo esercitato da alcuni dei principali Paesi detentori di materie prime, dal Brasile all’India. In pochi anni, la quota di pelli sottratte al libero mercato è salita dal 25 al 50 per cento. L'India ad esempio con una mano chiude le frontiere a chi vorrebbe acquistare le sue pelli e con l'altra ottiene dall'Unione europea preferenze tariffarie per esportare qui il suo pellame conciato. Anche il 'Made in' è all'angolo. Due anni fa Unic è riuscita ad ottenere da Roma una legge che impone di indicare la provenienza del pellame. In Europa Romania, Germania e Spagna si sono opposte.
G.A.