Circello

I militari dell'esercito italiano lavorarenno alla ricostruizione del Ponte Forcella di Circello. Un ponte che diventa il simbolo della rinascita di una delle comunità sannite maggiormente colpite dall'alluvione che ha travolto il Sannio. Si deciderà tutto domani alle ore 15 nel capoluogo. Ci sarà il sindaco Gianclaudio Golia a mostrare numeri e resoconto della tragedia. Circello resta isolata in alcuni punti e sono cinque le famiglie sgomberata da fabbricati inagibili. «Ora è tempo del fare - spiega Golia -. Aspettiamo con ansia che venga dichiarato lo stato di calamità. Un passaggio decisivo per poter guardare con decisione e concretezza al domani. Circello è una comunità fiera, forte e coesa ma alcuni passaggi e sostegni sono ineludili. Servono procedure veloci e interventi ad horas per poter davvero risolvere quella che è stata una vera e propria catastrofe». In tutto sono otto i ponti crollati. La rendicontazione presentata lo scorso lunedì dal primo cittadino a puntuale e restituisce un quadro a tinte fosche di un paese isolato. «Vogliamo tornare alla normalità. Ci sono ancora famiglie senza energia elettrica che vivono tra mille disagi alimentando le proprie case con gruppi elettrogeni». Dopo il Forcellata si passerà alla risoluzione del ponte Tammerecchio ex Ss 225, quello di contrada Cese Alta, quello di Montefreddo strada comunale Grande e quello della Strada Provinciale 262. Poi ancora quello di contrada Montefreddo Strada comunale Fontana San Vito, quello di contrada Casaldianni Strada comunale Morconese e quello di contrada Fontanelle. «Oltre i ponti si pensi ai valloni - avverte Golia -. Vanno ripuliti da detriti, alberi, pietre e crolli altrimenti il rischio con altre alluvioni sarà anch peggiore. Tocca al demanio civile intervenire e subito».

Siep