Prima 20, poi 38 e alla fine 71. Sono i comuni che hanno presentato le schede per il riconoscimento dei danni alla Regione. Qualcuno ha storto il naso nel vedere un elenco così lungo: ritenendo dannoso che anche comuni che praticamente non hanno subito danni nelle alluvioni del 15 e del 19 ottobre scorsi chiedano di essere rimborsati. Tra questi esce allo scoperto Luigi Barone, componente della direzione nazionale Ncd: «Vedo che i comuni colpiti sono lievitati a settantuno, dunque la quasi totalità della provincia di Benevento. Su questo punto è necessario che politica e istituzioni non si lascino prendere la mano e impediscano che i comuni realmente colpiti debbano dividere le risorse con chi non ha subito gli stessi danni. Con il sottosegretario Alfano e Ncd saremo inflessibili: in primis vanno ristorati i comuni e le aziende che hanno subito i danni maggiori, poi se ci sono le risorse il resto. Non si può pensare ad esempio che le aziende dell’Area Asi di Benevento debbano dividere il risarcimento con chi non ha subito gli stessi danni o Paupisi, Ponte, Solopaca, Cautano e gli altri gravemente danneggiati con qualche comune che ha avuto guasti lievi.Credo che bisogna creare due fasce: comuni gravemente danneggiati e danneggiati. Cosi facendo si determinerebbe una giusta differenza, diversamente visto che le risorse non saranno sufficienti si determinerà un caos senza precedenti».
Crisvel