Sant'Agata de Goti

Due cittadini santagatesi “adottivi”, due ragazzi del Mali, che dopo essersi integrati a perfezione nel tessuto sociale di Sant’Agata de’ Goti stanno ora ottenendo importanti risultati sportivi. Si tratta di Mamadou Kamissoko e Famakan Diakite, entrambi di origini maliane, entrambi giunti minorenni nel Sannio ed ospiti dal 2011 della casa-famiglia “Alba Chiara” di Laiano. Oggi Mamadou e Famakan sono entrambi maggiorenni. Il primo è una promessa dell’atletica leggera. In forza all’Atetica Dugenta si allena tutti i giorni sotto lo sguardo attento di Antonio Cudillo e recentemente si è piazzato secondo ai campionati regionali di cross organizzati dalla Fidal. Un risultato importante anche perché nel suo percorso di crescita il giovane atleta maliano hanno dovuto fare i conti con un brutto infortunio dal quale però si è ripreso brillantemente. Famakan Diakite ha trovato invece spazio nella rosa della Virtus Goti 97, la squadra di calcio santagatese che milita in Prima Categoria in piena corsa per una promozione tanto attesa. Mamadou e Famakan sono stati accolti e cresciuti come figli dalla famiglia Viscusi che li ha ospitati a Sant’Agata, e la loro perfetta integrazione è stata notata anche a Palazzo San Francesco, tanto da meritarsi i complimenti ufficiali dell’amministrazione comunale. Lo stesso sindaco di Sant’Agata Carmine Valentino ha infatti voluto complimentarsi con i due ragazzi africani. “Auguro a questi ragazzi – queste le parole di Valentino - un futuro ricco di successi, nello sport e nella vita. Spesso si sentono vicende tristi legate all’immigrazione nel nostro Paese e ciò ci spinge a pensare che questo sia solo un problema in più da risolvere, per tutti. Io credo, invece, che l’accoglienza, se gestita in maniera corretta, sia una risorsa per questa nostra nazione. Dare una opportunità a chi ha avuto un destino crudele, a chi si porta dietro un bagaglio di traversie e sciagure, è un dovere sociale. Certo non è facile e le contingenze economiche rappresentano il primo grande ostacolo per far sì che il processo di integrazione possa dirsi completo e duraturo. Sant’Agata de’ Goti ha dimostrato di saper accettare nuovi figli e questo è un merito istituzionale, certamente, ma in primo luogo è un merito della collettività e di chi sta facendo tutto il possibile per andare oltre il concetto standard di accoglienza e dare un senso reale alle aspettative di questi giovani immigrati e mi riferisco in particolare alla casa famiglia Alba Chiara nonché alle società sportive Virtus Goti 97 e Atletica Dugenta”.

di Vincenzo De Rosa