L’assemblea provinciale del Pd di domani alle Terme di Agnano si annuncia come il momento della verità. Si va verso le primarie. Un'indiscrezione che pare nuovi scenari alla vigilia di un momento decisivo per il Pd campano e non solo. Il nome che spunta su tutti è quello di Antonio Bassolino che con la sua quasi-discesa in campo ha finito per spaccare un partito che manca ancora di una figura per arrivare almeno al ballottaggio con De Magistris o Lettieri.
Trapelano voci di una quasi certa via primarie. Si punta ad una figura che metta d'accordo, magari esponente della società civile. Una cosa è certa le consultazioni popolari preliminari di partito per trovare idee e progetti nuovi per Napoli. Lo stesso Governatore Vincenzo De Luca ieri in tv non ha posto veti a Bassolino. 

Bassolino, che ancora ufficialmente non si è pronunciato, sarà della partita. “Eravamo in pochi a volere le primarie, ancora qualche settimana fa”, ha twittato nelle ultime ore. “Ora siamo in molti. Bene, avabti con intelligente determinazione”. Potrà contare su due elementi di forza: il giudizio complessivamente positivo di buona parte della città per i suoi anni da sindaco e l’assenza di una nuova classe dirigente del Pd napoletano in grado di conterdergli la vittoria. Un enorme vuoto politico da riempire. La parte del Pd che vorrebbe aprire una pagina nuova deve per forza trovare un candidato della società civile, magari un accademico di fama, perché dentro il partito, nei quattro anni di opposizione a De Magistris, non è nata una nuova leadership.

 

Redazione