Paolisi

Dopo gli incidenti che si sono verificati Sabato scorso allo Stadio Ievoli di Sant'Agata dè Goti nel post partita Virtus Goti-Fc Paolisi e i comunicati della società santagatese è intrevenuta attraverso un comunicato stampa anche l'Fc Paolisi

La società del Paolisi, come suo costume, non ama molto utilizzare comunicati per dichiarare o per chiarire la propria posizione, non perchè snobbi la stampa o i canali d'informazione locali, ma per una nostra forma di riservatezza che usiamo con coerenza e costanza durante tutto l'anno su tutti i temi che si incontrano in una stagione calcistica.

Ma in questi giorni a più riprese siamo stati chiamati in causa per i fatti di sabato con comunicati e ricostruzioni alquanto fantasiosi e privi di fondamento.

Allora eccoci qui a raccontare questa giornata che doveva essere di sport e divertimento. Quello che segue non è racconto di fantasia o di allucinazioni varie ma è il semplice racconto di come sono andate le cose. Sabato 24 ottobre ci siamo recati a Sant'Agata de' Goti per l'incontro di calcio con la locale squadra della Virtus Goti. Come consuetudine quando si va in trasferta, una volta giunti sul luogo, trascriviamo una lista di persone che possono usufruire di accrediti d'ingresso, lista che comprende il presidente, vari dirigenti, giocatori che vanno in tribuna e accompagnatori. Solitamente la lista si aggira su 14-15 nominativi. Con buone maniere ci siamo rivolti ai dirigenti della squadra ospitante, per accordarci. A quel punto, hanno invitato i dirigenti e i giocatori che non erano in distinta ad accomodarsi fuori nell'attesa di farli entrare nel settore ospiti.

Una volta all'esterno hanno riferito che gli accrediti erano 4 al massimo 6. All'arrivo il presidente Mauro ha chiesto più biglietti, per la precisione 10, come segno di cortesia, cosa che noi come tutte le altre società campane regolarmente facciamo, ricevendo un NO come risposta e la conferma che i biglietti erano 6. A seguito di cio’si è deciso di non accettare nemmeno questi biglietti e di pagare tutti, compreso due atleti (minorenni) che erano destinati alla tribuna dalle scelte tecniche. Come accoglienza ,non proprio la migliore, ma visto che eravamo lì per seguire e giocare una partita, ci siamo accomodati sugli spalti dove abbiamo incitato e sostenuto i nostri giocatori dall'inizio alla fine, accettando con grande sportività la sconfitta maturata sul rettangolo verde.

Al termine dell'incontro siamo andati nella zona spogliatoi, come succede ad ogni partita sia casalinga che in trasferta, per aspettare i calciatori e per scambiare qualche parola con i dirigenti dell'altra squadra. Ed è qui che è successo il fatto più grave di questo sabato alquanto surreale. Nello spazio interno nei pressi degli spogliatoi il presidente del Paolisi e il suo staff si sono fermati a salutare e conoscere il presidente e i dirigenti della Virtus Goti. Ne è nata una conversazione dai toni alquanto sarcastici ma senza strilli o mancanza di rispetto, in cui ai complimenti per la piu’ che meritata vittoria si discuteva sui biglietti pagati da tutti ,anche da tre ragazzi disabili. In quel momento è sopraggiunto un dirigente della Virtus, da poche ore dimissionario, che allungava le mani al collo di un nostro accompagnatore, scatenando un parapiglia. Lo stesso (ex) dirigente non pago di quello che aveva scatenato colpiva con una gomitata al naso un altro dirigente del Paolisi, procurandogli la frattura del setto nasale. Ne seguivamo momenti di minacce verbali , e dopo un attimo di pausa in cui si cercava di dare soccorso al dirigente ferito, sempre lo stesso (ex) dirigente ed altri due inservienti aggredivano il magazziniere del Paolisi colpendolo con calci e pugni mentre era a terra provocandogli un parziale distacco della retina dell'occhio sinistro. Le diagnosi non sono frutto di nostra immaginazione,ma dei referti medici rilasciati dall'ospedale “Rummo” di Benevento.

Dopo la finale play off di Prima categoria, questa societa’ si e’ riproposta di non far mai più accostare il suo “glorioso” nome a fatti di cronaca e violenza. Abbiamo pagato per i nostri sbagli e siamo ripartiti, ma ci chiediamo perchè noi abbiamo pagato per le cose fatte e ad altre società non viene riservato lo stesso trattamento?Questo nostro modo di fare ci ha portato in questi giorni a ricevere tantissime telefonate, messaggi di stima e solidarietà per quello che ci è capitato, molte delle persone che ci hanno scritto o chiamato erano della stessa Sant'Agata de' Goti.

Abbiamo letto in diversi comunicati dei carnefici in questi giorni, che lo sport è un'altra cosa. Dovrebbero chiedere cosa ne pensano il Vitulano, l'Acquaviva, il Cerreto ,il presidente Billy Nuzzolillo (aggredito in maniera vile), il giovane Sanna Conteh (oggetto di insulti razzisti) e tutte quelle società o dirigenti o calciatori avversari che hanno subito angherie e vessazioni quando si sono recati a giocare contro la Virtus Goti.

Con questo comunicato abbiamo voluto solo dire la nostra mettendo in chiaro gli episodi realmente accaduti, non era un parapiglia finale, ma una vile aggressione da parte di persone che anche nella vittoria non ne sanno godere.

Redazione Sport