San Nicola Baronia

Una storia degna di un film dell'orrore quella di Lino Renzi, cannibale e matricida di Torrione, un quartiere di Salerno, che uccise e divorò la madre. Per Antonello Crisci, docente universitario di psichiatria e perito del Tribunale, l'uomo è totalmente infermo e socialmente pericoloso. Il cannibale è stato assolto perché incapace di intendere e di volere e non affronterà nessuna pena ma proseguirà il suo ricovero in una struttura sanitaria specializzata della provincia di Avellino a causa della sua pericolosità sociale. Era il 23 luglio del 2013 quando Renzi dopo una lite pestò selvaggiamente sua madre fino ad ucciderla. In due giorni Renzi fece a pezzi il cadavere con una sega e si organizzò con una piastra per cucinare le parti del corpo della donna per poterle mangiare. Venne trovato dai agenti nudo sul letto della propria camera del quartiere Torrione. Il giudice ha però disposto delle misure di sicurezza nei confronti dell’uomo che, a breve, dovrà essere ricollocato nella Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) di San Nicola Baronia, in provincia di Avellino.

Redazione